Frivolezze a parte, la poesia intrinseca di un paesino innevato continua a cogliermi di sorpresa: riguardo le foto delle giornate scorse e mi stupisco di scorgervi un paesaggio sterile e soffice, per niente simile a quello che vedo adesso.
Il candore si è già sciolto. Sul ciglio della strada si scorgono solo mucchi di ghiaccio sporco, fango scivoloso. Quella sensazione eterea, di immobilità e silenzio - non sono taciti, i fiocchi, quando scivolano ad appannare i finestrini? - si è già volatilizzata. Forse si è limitata ad accartocciarsi e sparire, leccata via da acqua e passi.
Credo di aver bruciato il post sulla prossima nevicata con questo extra: colpa mia.
Tanto ripetere queste poche righe una volta in più non può che farle sbiadire.
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