martedì 25 gennaio 2011

Così bianco, così freddo

Frivolezze a parte, la poesia intrinseca di un paesino innevato continua a cogliermi di sorpresa: riguardo le foto delle giornate scorse e mi stupisco di scorgervi un paesaggio sterile e soffice, per niente simile a quello che vedo adesso.

Il candore si è già sciolto. Sul ciglio della strada si scorgono solo mucchi di ghiaccio sporco, fango scivoloso. Quella sensazione eterea, di immobilità e silenzio - non sono taciti, i fiocchi, quando scivolano ad appannare i finestrini? - si è già volatilizzata. Forse si è limitata ad accartocciarsi e sparire, leccata via da acqua e passi.

Credo di aver bruciato il post sulla prossima nevicata con questo extra: colpa mia.
Tanto ripetere queste poche righe una volta in più non può che farle sbiadire.

Tia e Mr. X

Voi non lo sapete, ma nella mia testa - a parte il nulla quantico che rappresenta la, diciamo così, me stessa "titolare" - convivono tre vocine: una è la Vocina Giudiziosa, che dice cose intelligenti su quello che mi sta accadendo intorno, una è la Vocina Sentenziosa, che mi deprime, e una è la Vocina Canterina, che di punto in bianco si mette a gorgheggiare canzoncine a casaccio, così, per divertimento.

In genere sono beneducate, intervengono una per volta e si equilibrano l'un l'altra: in situazioni ansiolitiche e/o di panico, però, tendono a sovrapporsi. In due parole, fanno un gran macello.
La confusione rasenta il caos cosmico quando mi trovo nelle vicinanze di una data persona - che per brevità e, ehm, tutela della privacy, chiameremo brevemente Mr. X.

Ecco la scena:

[Mr. X in avvicinamento]

Io: ...

Vocina Giudiziosa:
Su, avvicinati e parlagli.

Vocina Sentenziosa:
Ma non ti c'azzardare, sai! Tanto lo so che poi ci fai fare una figuriccia schifosa delle tue... a noi e al nulla quantico che ti porti dentro!

Vocina Giudiziosa:
Sta' zitta, te, costì, non fare ostruzionismo come al solito!

Vocina Canterina:
At laaaaaast... my love has come along...

Vocina Sentenziosa:
Oddio no, ora ci si mette anche questa... ma non lo capisci, ah Giudizio', che è una causa persa? Dai, su, guarda l'evidenza: elementi in comune? Zero. Possibilità d'incontro al di fuori della scuola? Meno, di zero. Coraggio? Uuuuuuu, s'arriva a meno cinquanta, come i gradi al Polo Nord! Per non parlare della differenza d'età...

Vocina Canterina:ù
The lonely days are over... and life is like a song!

Vocina Giudiziosa:
Chetati, te. Come sei! Sono solo due anni! E poi che sarà mai, scambiarci du' parole... è una persona normale, Mr. X, che ti credi? Sei te che rompi sempre le scatole in questo modo disfattista, su! Se stessi un po' zittina...

Vocina Sentenziosa:
Sì, vai, vai, lascia che il nulla quantico rovini con due cretinate anni e anni di...

Vocina Giudiziosa:
Ma anni e anni di che?! Non c'avrà il diritto di buttarsi, una volta tanto, 'sta povera figliola...

Vocina Canterina:
Oh yeah yeah... at last!

Vocina Sentenziosa/Vocina Giudiziosa:
STAI ZITTA, DIOBÒNO!

Io: ...

[Mr. X sparisce all'orizzonte]

Vocina Giudiziosa:
Ecco, se n'è andato. Contenta? Un'altra occasione persa. Quanto mi fai incavola'...

Vocina Senteziosa:
Macché incavolamento! Mi dovresti ringraziare, invece! Te e le tue manie di protagonismo, se non c'ero io a salvare la frittata lo vedevi, che fine si faceva...

Vocina Giudiziosa:
Basta! Basta! Non ti sopporto più! Tela, sparsci, sciò, aria! Non ti voglio più vede'!

Vocina Sentenziosa:
Io?! Te, te ne devi anda'! E non ti fa più vede', eh! Ché ti rovino. Ti rovino!

Vocina Giudiziosa:
Ma stai zitta... te e quella stordita che canta.

Vocina Canterina:
...
Aaaaaaah, look at all the lonely people... aaaaaah, look at all the lonely people...


 FINE

E' superfluo aggiungere che nei giorni seguenti sia la Vocina Giudiziosa che quella Sentenziosa spariscono misteriosamente: il nulla quantico si ritrova tutto solo, abbandonato a se stesso, con la sola Vocina Canterina che rimbomba chiassosa per fargli compagnia.

Colonna sonora:







P.S. Tutto ciò non è normale, dico bene?

domenica 23 gennaio 2011

Il suo nome è Jolinda

Io, in tutti questi anni, ho sempre pensato di essere una brava persona. Del tipo, non ho mai odiato nessuno. Be', sì, ho conosciuto un sacco di gente antipatica nel breve corso della mia vita... ma un arcinemico non ce l'avevo mai avuto. Fino ad ora.

Il suo nome è Jolinda la Troll.
Lei è, citando Sheldon Cooper, il Dottor Destino del mio Mr. Fantastic, l'Octopus del mio Spiderman, il Joker del mio Batman.

[Riflettendoci, causa Heath Ledger sarò per sempre dalla parte del Joker; quindi sarebbe più corretto dire "il Batman del mio Joker"]

La detesto per un sacco di motivi che non mi metterò ad elencare, ma penso che mi starebbe sulle scatole anche se non mi avesse mai fatto niente. Ecco, lei è il tipo di persona che non potrei sopportare in nessun caso: anche se fosse una sconosciuta incontrata per strada, anche se (Dio non voglia!) facesse parte della mia famiglia. Si tratta di quell'antipatia a pelle - immotivata, seppur motivata - che ti fa passare automaticamente dalla parte del torto.

Perciò mi tocca sopportarla, indulgere nella cortesia ipocrita e affettata: non oso neanche immaginare quale incindente diplomatico si verificherebbe se scatenassi contro di lei tutto il miei cieco rancore.

sabato 22 gennaio 2011

Oh, get me away from here, I'm dying

Visto che da noi - luogo d'ora innanzi ribattezzato "La Montagna Dei Nani Loacker" - è venuta giù una fraccata di neve, mi sembrava appropriato buttar giù un post sul lieto evento. Niente di troppo originale, ma insomma.

Motivi per cui Viva la neve!
  1. Motivo fondamentale: stamattina mi sono svegliata alle 10:37. Anche se non era domenica. Il buon giorno si vede dal mattino!
  2.       
    I dolcetti a forma di maialino. Io ancora non ci credo.
    
  3. Ho guardato la 1x13 di Pretty Little Liars - lo so, avevo detto che era una trashata... e i pasticcini a forma di maiale non fanno che accreditare la mia teoria... ma è uguale, l'importante è che ci siano Hanna & sua madre, aka la nasconditrice di contanti nelle scatole di lasagne! E Emily! E Tobbi Cavanogghe che mi fa paura peggio di Freddy Krueger! E la pòra Alison, meno male che è morta! Diolabbiaingloria! Lo so, tutto ciò non importa a nessuno. Proseguiamo.
  4.  
  5. Non mi è toccato caricarmi il sassofono in spalla e andare a suonare musica brasiliana dal nome bizzarro, rischiando di morire (strade ghiacciate)
  6. Ho scoperto che mio padre ha viaggiato in macchina tutta la mattina e senza catene senza provocare nemmeno un incidente: sono la figlia di un EROE.
  7.  Ho finalmente visto I Tenenbaum. Su Megavideo. Il link è questo, la qualità non è delle migliori ma è il primo che ho trovato e non avevo voglia di cercarne ancora [sorride con aria angelicamente pigra]. Trovo sia magnifico. Andiamo, come si fa a non pensarlo? Come si fa a non amare Angelica Huston? E Luke mi-taglio-con-le-lamette Wilson? E Gwyneth Paltrow che fa la drammaturga depressa? Gwyneth Paltrow che spruzza profumo in bagno per non far capire al marito che si è appena fumata una sigaretta? Gwyneth Paltrow a mollo nella vasca che guarda sua madre Etheline con gli occhioni cerchiati di nero? E poi gene Hackman, ragazzi. Gene Hackman. Film da vedere - come tutti gli altri di Wes Anderson, d'altra parte.
Motivi per cui Perché mi fai questo, neve? Perché?
  1. Sono rimasta murata in casa tutto il giorno - ché quassù sul Monte dei Nani Loacker quando fa freddo non si scherza.
  2. A causa del mio isolamento, ho avuto la pessima idea di mettermi a fare i compiti di Epica. Magari non sembra granché, ma i compiti suddetti consistono nel fare la parafrasi di una traduzione (stiamo studiando l'Eneide) in italiano moderno, perfetto e comprensibile. Il trionfo dell'inutilità, miei prodi, il trionfo.
  3. Ho fatto un salto su facebook e ho letto su un post di una semi-sconosciuta/semi-antipatica/abbiamo fatto le medie insieme ma è come se non sapessi chi è, e lei aveva intenzione di uscire. Con questo freddo? Pazza. Stranamente questa cosa mi ha messo tristezza.
  4. Mi sono venute parecchie idee per soggetti di film. Che non verranno mai realizzati. Sarà che sono un'anima sensibile, ma tutto ciò non è demoralizzante?
  5. L'unica volta che mi sono azzardata a mettere un alluce fuori, per andare a cena da mia nonna, mi sono quasi ammazzata: la mia via è coperta di ghiaccio, ci sono cumuli di nevaccia sporca e ingombrante davanti alle porte; in più non ho equilibrio, non l'ho mai avuto e mai l'avrò.
"Se stanotte vien giù come stamattina, la disfatta è vicina." 

 
Quindi, Pro-neve pareggia con Contro-neve per 5-5. Mi devo dispiacere? Quando sento che dovrei dispiacermi per qualcosa ascolto questa canzone. Non è molto nevosa, ma va bene lo stesso.






lunedì 17 gennaio 2011

Omaggio ai titolisti imbecilli

Sono tornata à l'école e non ho più tempo per sentirmi triste (né sostanzialmente per fare molto altro), ma la stupidità che regna da queste parti - e con queste parti intendo in Italia - continuà a lasciarmi esterrefatta. Visto che è lunedì sera e non ho voglia di mettermi a polemizzare su cose serie, comincerò con una cosetta che sembra poco importante ma invece la dice lunga su come funziona la testa di noi italiani: l'adattamento dei titoli di film. Sottotitolo: omaggio ai titolisti imbecilli.

Secondo me, infatti, non c'è cosa peggiore di cambiare volontariamente e a scopo puramente economico il titolo di un'opera, perché rifletteteci, facendo una cosa del genere si può alterare il lavoro dell'autore stesso. Prendete l'orinatoio di Duchamp rovesciato, "Fontana": avrebbe fatto lo stesso effetto se l'avessero chiamato "orinatoio rovesciato"?
Ehm, no.

 Ecco una favolosa panoramica delle vette di assurdità toccate dalle distribuzioni del belpaese negli ultimi anni.

Eternal sunshine of a spotless mind - uno dei casi celebri di ehm, ecco, idiozia. Motivo: fare soldi. Perché secondo quelli della Eagle Pictures un titolo orèndo come "Se mi lasci ti cancello" avrebbe attirato più gente dello squisitamente poetico L'infinita letizia di una mente candida, ovvero l'esatta traduzione dell'originale. Che è un verso tratto dall'Eloisa to Abelard di Alexander Pope. Ci danno degli ignoranti, madame e messeri, insinuano che non siamo in grado di apprezzare la poesia.
Non vi offendete?

(500) Days of Summer - adattato nel bruttino e tendenzioso "(500) giorni insieme". Il ché dà luogo ad un entusiasmante quanto assurdo paradosso: il titolo originale è un gioco di parole tra summer - che vuol dire estate, Dio mio, siamo nel 2011, chi non sa che summer vuol dire estate? - e il nome della protagonista, Summer, appunto. Nell'edizione italiana il nome della protagonista è stato cambiato in Sole, quindi, perché non scegliere di chiamarlo (500) Giorni di Sole e pace fatta? Si mantiene persino il gioco di parole originale! Meglio di così! Ma noi no, vogliamo fare i romanticoni-drammaticoni-viacolventoni e infiliamo le parole jolly MATRIMONIO, AMORE, INSIEME ovunque. Io... io... io rimango.

Elegy - basato sul romanzo di Philip Roth L'amore morente. Io questi proprio non li capisco. Allora, mettiamo che uno decide così, non si sanno i perché e i percome, che il titolo originale in inglese non va bene (perché l'inglese è il nuovo strumento del demoniooo!) e nemmeno un titolo bello rotondo e pittoresco come Elegia non soddisfa i bisogni del mercato cinematografico italiano. Mettiamo che 'sto film non si può ribattezzare L'amore morente perché non ci s'ha i diritti e lo scrittore non è d'accordo, e va bene - anche se con Il riccio non si fecero tanti problemi. Ma mi volete dire che con Philip Roth e Isabel Coixet e tutto 'sto materiale non veniva niente di meglio di "Lezioni d'amore"?




Cassandra's dream - ecco, nemmeno Woody Allen lasciamo in pace. Ma perché "Sogni e delitti", eh? Perché? Il sogno di Cassandra non andava bene? Eh? Eh? Eh? In francese si chiama Le rêve de Cassandra! Pure loro hanno capito! Questo titolo schifoso e le basette di Colin Farrell mi hanno convinto a non vederlo mai, mai e poi mai. Scusa Woody, ma proprio nun se pò.



I love you Philip Morris - e sappiate che non solo il titolo italiano è l'ignobile "Colpo di fulmine - il mago della truffa", ma la Lucky Red, quando ha distribuito questo film... ecco... intanto non era il film vero-vero, e poi... io... boh, sentite, queste cose mi fanno *incavolare* troppo, leggetevi questa imparziale pagina di Wikipedia e traetene le dovute conclusioni.

Potrei andare avanti così per settimane, che dico, per mesi, che dico, per anni: purtroppo non ne ho la voglia, il tempo, il coraggio.

Hasta la vista.





venerdì 7 gennaio 2011

M'annoio, non c'è niente da fare: m'annoio

In questi giorni mi sento triste.
Non proprio. Più che altro non ho voglia di fare niente. 
Da una settimana a questa parte, l'unico scopo che mi prefiggo nella vita è quello di prendermi un bellissimo, lungo anno sabbatico in giro per il mondo - ora, subito, il prima possibile.
È che mi annoio, mi annoio terribilmente: mi annoio quando sto a casa, quando esco, quando parlo al telefono e quando me ne sto in pigiama, oziosa.
Poi apro bocca e dico le cose sbagliate, al momento sbagliato, alle persone sbagliate.
Ieri sera ho visto l'ultimissima puntata di Pretty Little Liars (si, sono così trash da guardare Pretty Little Liars, e devo dire che non mi dispiace affatto, in genere) e mi sono annoiata. Be', a un certo punto mi si è bloccato tutto e mi è venuto un attimo di panico... ma insomma.
Uff, speriamo che sia una semplice forma di noia post vacanze, perché così non si può più andare avanti. Se non avessi Dark Side Of The Moon - complesso, ipnotizzante, magnifico - da ascoltare in continuazione, me ne sarei già andata con il primo treno che passa.

martedì 4 gennaio 2011

I soldi non comprano la felicità... ma tutto il resto sì

Oggi sono andata a casa di un tizio che conosco praticamente da sempre. Però a casa sua non c'ero mai stata, ohibò. So che qui potrei partire con una lunga serie di considerazione su quanto siano importanti le case nei rapporti sociali al giorno d'oggi - anzi, una piccola, formicolante parte della mia testolina si sta gasando al sol pensiero - ma mi ha colpito molto di più un'altra cosa.
E cioè che questo tizio è ricco.
Ma ricco, eh.
Casa sua è spettacolare, sembra quella di una telefilm americano: pavimenti di marmo, tappeti ovunque, tende da far venire un colpo a Mary Poppins, mobili stile antico (ma futuristico nel bagno, grande due volte il mio soggiorno), uno studio tappezzato di libri elegantemente rilegati, un computer paz-ze-sco con una stampante/scanner/fotocopiatrice paz-ze-sca e quadri alle parete.
Dio mio.
E allora mi è venuto in mente che era da scemi soffermarsi sul fatto che fosse ricco, il tizio; ho pensato che lui, il tizio, è sempre quello che s'è fatto quasi diec'anni di scuola con me e incontro sempre a lezione di pianoforte. Che c'entra se ha un botto di soldi o no. Mica cambia, lui, in sé.
Quindi questo stupore è del tutto immotivato.

Tutto ciò per scrivere che oggi mi sono sentita una perfetta cretina.
D'altra parte sono giorni che mi sento una perfetta cretina.
In continuazione.

domenica 2 gennaio 2011

Stella stellina

Io sono della Vergine, quindi una rompiscatole garantita. Perfezionista, pignola e troppo esigente.
Sono fatta così.
La cosa peggiore è che io non credo negli oroscopi, non li leggo nemmeno, ma le descrizioni dei diversi segni zodiacali, quelle che si trovano pure su Wikipedia, ci prendono in pieno più o meno con tutta la gente che conosco.
Spavento.
Che poi magari non è nemmeno così strana l'influenza delle stelle sui noi poveri piccoli esseri umani: creiamo e distruggiamo in un pianetino sperso nel mezzo delle catastrofi cosmiche, soggetti a sconvolgimenti nebulosi e planetari. La nostra dipendenza dal resto dell'universo è evidente.
Troppa filosofia?
Però ho detto una bugia, c'è un oroscopo a cui mi affido spesso: è quello di Rob Brezsny sull'Internazionale. Leggetelo, vi va? A me riesce sempre ad aggiustare la giornata, anche sul tardi.

Il didietro di Vera Farmiga - scontro titanico fra antipatie e coincidenze fortuite

Attenzione: ci potrebbe essere qualche spoiler qua e là, ma comunque poca roba.

Ho visto Up In The Air - il cui titolo italiano, per una volta ben tradotto, è Fra le nuvole: non per fare la melodrammatica, ma la visione di questo film ha scatenato in me una delle battaglie interiori più devastanti di sempre.

Vi spiego perché, anche se non vi interessa. Tanto 'sto blog è mio, ne avrò il diritto.

CONTRO
A me non piace molto George Clooney, credo per il semplice fatto che non ho mai visto un suo film (a parte questo, s'intende); eppure mi sono sorbita per anni gli spot di caffè e liquori.
Chissà perché, le poche volte che accendo la tivvù mi becco le pubblicità. Uffa.
Secondo motivo: detest(av)o Anna Kendrik. Da quando ho visto Twilight che non faceva poi così schifo schifo schifo, almeno il film in sé e ancora di più quando ho visto, non di mia spontanea volontà, quel troiaio di New Moon.
E poi, prima di vedere il film ho letto da qualche parte, cioè, da molte parti, che Vera Farmiga ha chiesto una controfigura per una scena in cui le si vede il sedere. Con tutto il rispetto, a me non frega niente del culo di Vera Farmiga, e non ho ancora capito perché tanta gente ci si sia fissata. Insomma, a furia di leggere commenti acidi e mandrilloidi mi era quasi passata la voglia di vedere il film.

PRO
Adoro viaggiare in aereo, dunque adoro anche i film che parlano di viaggi in aereo.
Ho visto il trailer e mi è piaciuto non poco.
Ho trovato il DVD solo e sconsolato in fondo allo scaffale più difilato della videoteca, era insieme al Cavaliere Oscuro - ho visto anche Il Cavaliere Oscuro, è assolutamente WOW - avevo dieci euro, c'era anche mia madre, era Natale, li ho comprati tutti e due.
Lo dovevo vedere. Era necessario.

Alla fine ha vinto il pro.
Jason Reitman è un bravo regista, la storia è interessante, ci sono un sacco di riferimenti alle varie filosofie di vita - tutto ciò è molto americano -,Vera Farmiga è eccezionale, Clooney e Annina sorprendentemente bravi. Mi è piaciuto anche il richiamo a Il favoloso mondo di Amelie, per dire. E mi è piaciuta la storia dei 10 milioni di chilometri. E la carta da volo fatta di grafite. E tutte le mosse molto uuuuuuu di Ryan Bingham all'aereoporto. E l'espressione di Alex davanti al pc (questa qui accanto).
Certo, i baffi del pilota verso la fine facevano orrore, ma sono dettagli.
Sì, Up In The Air è un bella cosa da vedere. Magari non da premio Oscar come Miglior Film Dell'Anno, ma proprio niente male.

Ho rivalutato la Kendrik, quando non si mette coi vampiri è molto *espressiva*.