sabato 2 luglio 2011

Never let me go, darling, never let me go


------ SPOILER OVUNQUE ------


Non lasciarmi, nonostante sia ambientato in Inghilterra, è uno dei libri meno occidentali che abbia mai letto: non è triste, è malinconico. Non è depresso, è rassegnato. Tutto sommato faccio fatica a considerarlo solo un romanzo di fantascienza, o di fantascienza distopica: stiamo parlando di una storia d'amore, una storia d'amore di quelle serie e commoventi come piacciono a me.

Ruth, Kathy e Tommy sono dei tre dei tanti cloni creati per fornire organi di ricambio agli esseri umani malati: sono stati creati per essere dei corpi, degli involucri. Vivono isolati dal mondo reale ad Hailsham, un grande collegio immerso nella compagna inglese, ignari di essere considerati repellenti esseri senz'anima dal resto della società. Fin da piccoli viene loro "suggerito" il loro destino, per cui nessuno si ribella.
Ma intanto Kathy e Tommy si amano, si sono sempre amati, nonostante Ruth - la confidente, l'amica, l'amante di Tommy - faccia del suo meglio per tenerli separati. Quando i due possono finalmente stare insieme, è troppo tardi: Tommy ha già subìto tre interventi e presto la quarta donazione metterà fine al suo ciclo.

Dicevo che si tratta di un romanzo molto poco occidentale. Nella nostra cultura, infatti, è inconcepibile la rassegnazione di questi ragazzi, inconcepibile che Kathy e Tommy non lottino per il suo amore: fuggite, diremmo loro, ribellatevi agli schemi, alla società. Sfuggite al vostro destino.
Non lasciarmi è un libro bellissimo, ma così dolente. A parte le spaventosa riflessione sulla tecnologia, a parte i dubbi etici su quando e perché si possa considerare qualcuno un essere umano, a parer mio il quid della faccenda è: come si può accettare un destino del genere? Come si può rinunciare a una vita vera, a un compagno o compagna, a dei figli, una casa... in altre parole a delle scelte?
C'è una parte megnifica verso l'inizio, quando Kathy ascolta Never let me go dell'immaginaria cantante Judy Bridgewater abbracciata a un cuscino, e Madame vedendola scoppia a piangere.
Una bambina di nemmeno dieci anni che è felice mentre ascolta la sua cassetta preferita, non sapendo che avrà pochissime altre occasioni per esserlo prima di donare i suoi organi a qualche sconosciuto (e nemmeno volontariamente): sì, mi sarei messa a frignare anch'io.

Kazuo Ishiguro, Non lasciarmi
Edizioni Einaudi, 2006
Traduzione di Paola Novarese
Prezzo: euro 12

4 commenti:

  1. E' un romanzo meraviglioso.
    Nella mia recensione non avevo tenuto conto del tema della rassegnazione, che in effetti è davvero sconvolgente e sono contenta che tu ne abbia parlato. =)
    ps. Tu hai visto il film? Io sì, ma mi ha deluso profondamente...

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  2. No, non l'ho visto :-/ Com'è che sei rimasta così scontenta? Avevo letto che l'interpretazione della Mulligan era magnifica...

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  3. Innanzitutto mi hanno lasciato un po' sconvolta lo 'stravolgimento' e i tagli di alcune scene. Per esempio, quando Kate bambina ascolta la canzone Never let me go viene sorpresa da Ruth invece che da Madame ed è tagliata la scena in cui Kate e Tommy vanno a cercare la cassetta insieme.
    Ma ciò che più mi ha deluso è stato il fatto che il film non dà quella sensazione di pacatezza del libro: tutto avviene velocemente, la parte dell'infanzia è ridotta a poche scene, neanche a metà film si scopre la verità sui ragazzi ed in un lampo si è già alle donazioni. Posso capire che tutte le modifiche siano state fatte per stare entro le due ore di film, ma io avevo un ricordo ben diverso del libro!

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  4. Uffa! Ma proprio la mia parte preferita dovevano modificare?! :(

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