giovedì 30 dicembre 2010

Upload. Buon anno!

Mi sovvien or ora che per domani non riuscirò a pubblicare nient'altro, quindi buon 2011! E, casomai a qualcuno servisse, buona fortuna.

Io sono sempre stata qui

Sono tornata dalla Grande Città (dicasi Cuginolandia).
Ho comprato La Tempesta - edizione con versione originale a fronte - e non ho persuaso proprio nessuno ad amare Virgilio.
Peccato.
Per Natale, a parte il computer nuovo, mi han fatto qualche altra cosetta, fra cui il DVD di Tra le nuvole e Dark Side Of The Moon. Il CD. I love you, David Gilmour.
Prima o poi ve ne parlerò.
Ora, però, facciamo finta che non sia successo niente.

giovedì 23 dicembre 2010

Considerazioni sull'isterismo di massa

Tempo fa ho riletto da qualche parte una cosa che già sapevo, e cioè che, quando incendi o altri eventi catastrofici si verificano in luoghi chiusi, la maggior parte dei feriti non è vittima diretta del disastro in questione, ma piuttosto del panico che si scatena.
Quindi, nel caso scoppiasse effettivamente un incendio nella mia scuola, è più probabile che io finisca travolta dal resto dei miei compagni invece che bruciata viva.
Non sono terrificanti gli effetti dell’isterismo di massa?
Ripensandoci, nella vita essa è così presente che si fatica a distinguerla da individuo a individuo. Io, per esempio, non sono sicura di saper identificare la componente di isteria in ognuno di noi. Posso soltanto dire che, finora, ho conosciuto molte persone: certe  le capisco al volo, molte con più fatica, o a tratti, ma alcune sono completamente pazze.

Un bel concerto all'aperto

Non che io sia una fan di Fleetwood Mac - sono nata troppo tardi per apprezzarli a fondo -, ma l'altro giorno rovistavo fra i vecchi CD di ma' ed è spuntato questo qui. Io non so resistere al fascino della musica ereditata, così c'ho buttato un orecchio e mi sono informata un po', qua e là.

Per tirare le fila, diciamo che, secondo rateyourmusic, sembrerebbe una registrazione live di qualità scadente, dove gli eccezionali assoli blues di Peter Green vengono corrotti da distorsioni e rumoracci di sottofondo. E quindi 'sto CD si merita appena un tre stelle scarso.

Si vede proprio che siamo abituati alla perfezione delle registrazioni di studio, alla curatezza estrema e alla pulizia inappuntabile del suono.

A me, personalmente, questo live è piaciuto proprio per la qualità di registrazione: sporca, incasinata e piena di rumori di sottofondo. Bello. Ogni tanto trovo molto piacevole mettermi un paio di cuffie nelle orecchie e far finta di essere ad un concerto a cielo aperto, magari in ultima fila, magari accanto a un sacco di gente che urla e beve e fuma, magari ad ascoltare assoli di chitarra.

Come se avessi ritrovato una vecchia registrazione amatoriale, su nastro, in una scatola di scarpe.
Che emozione.

sabato 18 dicembre 2010

Colombelle infreddolite

In questi giorni sono circondata da coppiette. Sono ovunque, è pazzesco.
Ho queste due amiche che hanno trovato le findanzatò. Per carità, loro e le relativi dolci metà sono tanto carini insieme, tanto: stanno sempre a darsi i bacini e farsi le coccole, così quando sono da sola con loro me li ritrovo sempre qualche passo avanti, abbracciati, mentre io cammino dietro, al freddo e traballante.

[In effetti le strade quassù in montagna - perché io sto in montagna - sono tutte ghiacciate, e alla fin fine cerco la compagnia dei piccioncini solo per avere un appoggio e non cadere a terra. Non ho equilibrio e sono un'opportunista, che ci volete fare, è così. D'altra parte, se non lo fossi questo post non avrebbe mai avuto origine.]

Dicevo, stanno sempre a baciarsi e sussurrarsi tenere paroline caramellose all'orecchio.
Che teneri.
Che rottura.
Mi fanno venire voglia di mettermi con uno anch'io, anche solo per avere qualcuno con cui camminare abbracciata quando fa freddo.

Delucidazioni sulla Grinch-aggine

Il punto è che ultimamente mi sento anti-Natale. Forse è cominciato tutto quando mi sono sorbita per l'ennesima volta - che poi io la televisione la guardo pochissimo - la pubblicità del panettone, quella dove ci sono tutti i bambini che cantano "E' Natale e a Natale si ouò fare di piùùùù....". Sì, è stata quella la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Non voglio fraintendimenti: in realtà a me questo periodo piace, lo trovo rilassante e scintillante. A me piacciono le cose scintillanti.

In realtà è tutta colpa della pubblicità.

Suvvia, il Natale lo strumentalizzano troppo: e i cappellini con i pon-pon di cotone, e gli alberini e il vischio ovunque, e quei migliaia di filmetti confezionati per l'occasione in onda per sere e sere di fila... non se ne può più.  Non fosse che sono una persona molto materialista e ho ancora un sacco di regali da scartare, mi sarei già trasferita in cima ad una montagna, in una grotta, isolata dal mondo e dai biglietti d'auguri.

Non fosse che il 26 parto e vado stare da mia cugina nella Grande Città fino al 30.
Non fosse che la mia missione principale nella vita è far capire a quella cugina lì la conturbante bellezza del Latino.
Non fosse che nella Grande Città c'è una libreria graaaande e bellissima, non fosse che voglio leggere La Tempesta di Shakespeare.
Non fosse che ho appena messo su questo blogghettino abbastanza inutile per dar sfogo alle mie fantasie represse, non fosse che voglio vedere se il 25 dodici persone riusciranno ad entrare nel mio minuscolo salotto, io me ne andrei.

Intanto aspetto.

L'algido mondo della rete non necessita di alberelli


Un blog nato il 18 dicembre fa molto Natale, ma visto che il capo sono io vorrei evitare qualsiasi riferimento biblico.

Infatti qui in giro non c'è nemmeno una pallina.